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A Montecarlo, e più precisamente a Fontvieille, dove si trova il mitico chapiteau del festival International du Cirque de Montecarlo, sono arrivati gli animali dei fratelli Askold ed Edgard Zapashny: tigri e leoni!
Ecco qualche immagine tratta da un celeberrimo social!
A presto con immagini e notizie sul Festival che inizierà il prossimo 19 gennaio!!!
Come ogni settimana è uscita 'Sette giorni di Circo', la Newsletter del Club Amici del Circo!
In copertina Marat e Diliara Bikmaev del "Quadro Bianco" di Gia Eradze (18° International Circus Festival of Italy, Latina - 16 Ottobre 2016) in una foto di Flavio Michi.
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Nella foto da sinistra: Riccardo, figlio di Cristina, che coadiuva Liana come speaker, Ta Duy Anh, direttore della Federazione del Circo del Vietnam, Liana Orfei, Paolo Pristipino, Amalia Daniela Renosto, delegata per la provincia del Quebec a Roma, Francesco Mocellin.
Con queste immagini dal XXXIII° Golden Circus Festival, che si è appena concluso, con parte della giuria, vogliamo augurare buon lavoro a Liana Orfei, che farà parte della giuria del 41° Festival International du Cirque de Montecarlo!
Questa notte è mancato per un malore Nicola Moretto. Aveva 34 anni.
Ha fatto parte per anni della compagnia del Circo Moira Orfei con suo padre Sandro.
Di fronte a notizie di questo tipo c'è poco da aggiungere...
Un abbraccio a tutta la famiglia e in particolare a Sandro e a Lilia, che molti di noi conoscono
Club Amici del Circo
Ecco i vincitori dei Premi del XXXIII Golden Circus Festival!
Oro
Liana Orfei, per la creazione del festival e in occasione del suo 80° compleanno
Argento
Rudy Bellini, dressage e alta scuola, Italia
Duo Thi Thu Huong e Van Thai, cinghie aeree, Vietnam
Bronzo
famiglia Gorodevsky, per l'insieme dei numeri (pappagalli, monociclo, piatti), Ucraina
duo Kalashnik, mano a mano, Ucraina
Menzione speciale
Evelina e Benezer, palo cinese per la regia e l'originalità degli esercizi, Finlandia e Ghana
Nella sua vita, Walter Nones ha fatto davvero di tutto: è stato un giocoliere, un acrobata, un presentatore e, infine, un grande domatore.
La madre di Walter Nones, Adele Medini, proveniva da una delle più celebri dinastie del circo Italiano. Il padre, anche’egli un grande sportivo, avrebbe voluto che il figlio diventasse un ingegnere navale, ma, molto più simile alla madre, Walter Nones ha deciso di seguire il richiamo del mondo dello spettacolo, lasciando gli studi subito dopo il diploma. Dopo la maturità, infatti, forma insieme ai due fratelli Guglielmo e Loredana, un trio acrobatico che sarebbe diventato famoso molto presto.
I tre ragazzi diventano famosi in brevissimo tempo: gli impresari se li contendono e i tre fratelli cominciano ad esibirsi nei palchi di Las Vegas, Parigi, New York. In Italia vengono scritturati dalle grandi personalità del circo come Vanda Osiris, Gino Bramieri e Renato Carosone. Insomma, i tre fratelli hanno davvero stoffa da vendere. La svolta per la carriera di Walter Nones arriva però quando incontra Moira Orfei. I due si innamorarono e fondano quello che poi sarebbe diventato uno dei circhi più importanti d’Europa. In questo frangente Walter Nones si specializza diventando un grande domatore di leoni, forse uno dei migliori in assoluto. Walter continuerà a presentare numeri con i felini fino al 1983, anno in cui decide di dedicarsi solamente alla direzione del circo. Solo nel 2001, vent’anni dopo, Walter è tornato davanti al pubblico per presentare un grande numero a fianco di alcune tigri bianche. Dopo quasi un anno dalla morte di Moira Orfei, con cui è stato sposato per oltre 50 anni, il 26 settembre 2016 è morto anche Walter Nones stroncato da una lunga malattia. I due coniugi saranno per sempre ricordati come grandi personalità circensi.
Fonte foto copertina: facebook.com/circodimoiraorfei/
da donnaglamour
Pochi mesi fa avevo salutato Walter Nones come uno degli ultimi che avevano reso grande il circo italiano negli anni '60 e '70. Adesso se ne è andato un altro di questi uomini di circo: Enis Togni.
La parola "grande" è quella che subito viene in mente pensando al sig Enis. Grande, come il suo circo che aveva anticipato quella che sarebbe stata la tendenza al kolossal di alcuni anni dopo. Il suo circo Americano quando venne a Messina dovette sempre montare in piazze particolari, perché quelle solite non erano abbastanza spaziose per ospitare il grande chapiteau,le scuderie, tutti i camion e le carovane. Restammo impressionati da quell'allestimento così imponente di luci e di mezzi. E mai nome fu più azzeccato. Per noi allora spettatori comuni era normale pensare che quel circo venisse davvero dall' America. Pochi anni dopo io e la mia famiglia ci trovammo a Milano durante la permanenza del circo di Mosca, il primo, portato in tourné dal sig Enis.
Andammo a vederlo, e all'uscita discutevamo se fosse più imponente l'allestimento di questo circo o del circo Americano. Non sapevamo che dietro c'era la stessa impresa, la stessa famiglia, lo stesso Direttore. Ma oltre l'allestimento imponente dei circhi, ricordiamo anche e soprattutto i grandi spettacoli che vi si presentavano. E vorrei salutare il sig. Enis con due immagini proprio di quello spettacolo del circo di Mosca del 1969, la grande domatrice Nazarowa. Grazie ancora per averci dato la possibilità di vedere tanti numeri e tanti artisti indimenticabili.
Ettore Paladino
(le foto sono tratte da 'Oggi', da un servizio del 1969)
Rimini, 8 gennaio 2017 - Benvenuti a Fellini city. Ci sono voluti anni e anni perché Rimini capisse di aver fra le mani non solo un mito del cinema che tutto il mondo ci invidia, ma un brand capace di attrarre nuovi turisti e moltiplicare le presenze. L’attesa è finita: tempo qualche mese e la città che ha dato i natali al regista di La dolce vita e Amarcord inaugurerà il più grande museo dedicato a Federico Fellini. Un museo che aprirà i battenti (probabilmente a settembre) al Fulgor, lo storico cinema dove Fellini da bambino si innamorò della settima arte, e che poi si allargherà nei prossimi anni a buona parte del centro storico coinvolgendo la rocca malatestiana, le strade e le piazze attigue. Perché tutto possa parlare di Fellini, dei suoi film, del suo amore per Rimini confessato non solo in Amarcord ma praticamente in ogni pellicola.
Un progetto è già costato milioni di euro, e ne costerà ancora parecchi. Ma per Fellini, questo e altro. Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, non ha dubbi: costruire un museo felliniano diffuso non è solo il doveroso e tardivo riconoscimento al suo genio, ma un’operazione di marketing turistico. Perché nel nome di Fellini Rimini «può aumentare, e in modo consistente, la quota di pernottamenti dei turisti stranieri – spiega il primo cittadino –. Oggi abbiamo all’incirca 7 milioni di presenze l’anno. Ma il potenziale che il museo diffuso dedicato a Fellini avrà, sui turisti stranieri in particolare, è enorme: possiamo incrementare quasi del 10% le presenze annue».
L’obiettivo è quello di ‘allungare’ la permanenza media dei turisti, portandola da 4,2 notti a 5. In fondo, «chi non passerebbe un giorno in più a Rimini per tuffarsi nelle atmosfere dei suoi film, vedere il cinema di Amarcord, ammirare i suoi disegni e gli oggetti usati sui set?». Gnassi e i suoi uffici stimano che il museo Fellini, a regime, possa portare dalle 500mila alle 700mila presenze annue in più.
Non ci crede solo Rimini, a questo progetto. Ci ha creduto anche il ministero dei Beni culturali, che prima della caduta del governo Renzi ha stanziato 9 milioni per far diventare il centro storico riminese, nel giro di alcuni anni, in un museo diffuso dedicato al Maestro. All’interno di Castel Sismondo il mito di Fellini incontrerà quello di Paolo e Francesca. Al pubblico che entrerà nella rocca malatestiana sembrerà di attraversare un set felliniano, con oggetti di scena, ricostruzioni digitali e proiezioni. Vari artisti reinterpreteranno la poetica felliniana e i suoi film.
Nello spazio di piazza Malatesta, tra il castello e il Teatro Galli, troverà invece spazio il Circo Amarcord, ispirato alla visione del circo che Fellini ha immortalato nel film I Clowns. Un’arena per gli spettacoli, che condurrà i visitatori nella dimensione più ludica e giocosa del regista. Ma il museo Fellini non si esaurirà qui, perché anche i vicoli, i giardini e le piazzete tra Castel Sismondo e il vicino Fulgor diventeranno un omaggio al Maestro, con immagini e installazioni a lui dedicate.
da ilrestodelcarlino
Un' immagine del Circo Moira Orfei all'Idroscalo di Milano
Proprio oggi termina la 'tappa' milanese del Circo Moira Orfei.
A presto con altre notizie e aggiornamenti.
Un saluto alla famiglia Orfei Nones!
Oggi, 6 gennaio 2017, Liana Orfei compie 80 anni! Sembra impossibile per come li porta, ma il calendario è impietoso!
Vogliamo augurarle Tantissimi Auguri con questo piccolo omaggio. Auguri, Lianaaaaaa.